IL CONSIGLIO REGIONALE
-riunitosi in seduta ordinaria il giorno giovedì 5 dicembre 2013 presso la sede della Segreteria regionale di via Bigari n° 17/2 in Bologna
-vista la bozza di Legge di Stabilità sulla quale, peraltro, incombono migliaia di emendamenti
-sentita la relazione del Segretario regionale
CONSIDERATO
Che le misure che il Governo si accinge a prendere, e che sono state abbondantemente pubblicizzate sulla stampa, manifestano apertamente il proprio carattere punitivo nei confronti del Pubblico impiego e della Scuola e del suo personale;
ESPRIME PREOCCUPAZIONE
Nei confronti di una politica che, seppur in un momento delicato della situazione finanziaria ed economica dell’Italia, dell’Europa e del Mondo intero, non sembra ormai più in sintonia con le richieste della società civile e che, dovendo recuperare fondi, non trova di meglio che colpire sempre e prioritariamente il Pubblico impiego ed , in particolare, la Scuola rinunciando ad elementari criteri di equità:
RITIENE INACCETTABILI
I seguenti punti della manovra così come appaiono dalla bozza attualmente disponibile:
- Blocco dei Contratti a tutto il 31-12-2014
- Blocco degli scatti di anzianità a tutto il 31-12-2014
RILEVA
Che tali misure seguono alla L .128 dell’11 novembre 2013 che, pure non risolve alcuni problemi fondamentali per la scuola quali:
- L’istituzione dell’organico funzionale
- La risoluzione delle aporie derivanti dalla L.Fornero che modifica il sistema pensionistico senza permettere vie d’uscita a coloro che hanno maturato i requisiti (quota) 96 a tutto il 31/08/12
DENUNCIA
Il pressappochismo di alcune misure quali
- Le immissioni in ruolo di personale docente ed ata ma ad invarianza di spesa per cui non si comprende quante saranno effettivamente le nuove immissioni e quali saranno gli sviluppi stipendiali di tale personale
- L’obbligatorietà della formazione per i docenti delle zone a rischio i cui studenti non abbiano raggiunto livelli di apprendimento sufficienti attraverso la valutazione dei test Invalsi
- Gli stanziamenti complessivi per la scuola, per altro rivolti quasi esclusivamente agli studenti e che ammontano a circa 400 milioni di euri. Si tratta di risorse sostanzialmente sottratte alla scuola medesima facendo parte del pacchetto di cui alla L.440/97
- Le incursioni in materia contrattuale come quelle relative alla formazione
- Il cammino professionale previsto per gli inidonei che è lontano da assicurare i diritti a tale personale
INVITA
Il segretario regionale a verificare, nella prossima Conferenza regionale dei segretari provinciali prevista per il 20 dicembre 2013, se sussistano le convergenze per proclamare, per la Regione Emilia-Romagna, il blocco , a tempo indeterminato, di tutte le attività accessorie non obbligatorie quali, ad esempio, viaggi di istruzione, progetti ed attività collegate al FIS, sostituzione dei colleghi assenti, indisponibilità ad accettare fino a 6 ore di insegnamento aggiuntivo etc..
DA’ MANDATO
Al segretario regionale di rappresentare, ai vertici nazionali del Sindacato, la contrarietà del Consiglio regionale dell’Emilia – Romagna, nei confronti di una manovra che non appare equa e che , come ormai , da tempo, è purtroppo divenuta prassi, penalizza pesantemente il Pubblico impiego,la scuola ed il suo personale che già tanto ha dato, nei mesi scorsi, per contribuire ad un faticoso risanamento del Paese
Bologna 5 dicembre 2013
Per il Consiglio regionale
Il Segretario regionale
Gianfranco Samorì
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